Sky's borders

domenica 20 novembre 2011


Cazzo dici Mané, il cielo non ha confini!

Il cielo non ha confini, lo sappiamo tutti! Il cielo è forse l'ultimo baluardo di una libertà sempre più controllata, moderata, imbrigliata... Sì, in aria si è liberi di fare tutto ciò che si vuole, andare ovunque senza limiti e barriere. E invece no cazzo, non è cosi!

CTR, ATZ, AWY... sono sigle che non evocano niente di romantico come può essere il cielo, ma con il cielo hanno molto a che vedere. Sabato mattina butto un occhio sul sito http://www.traffico-aereo.it e trovo questa pagina: http://www.traffico-aereo.it/pages/atct/atct18/atct18_0.htm “Organizzazione dello spazio aereo”. Cazzo, mi hanno mentito anche questa volta! In cielo sei libero, pensavo, ed invece no ci sono regole, e sono pure tante, fanculo!

Ma tanto io volo in paramotore e queste regole non mi riguardano... no, aspè, c'è il DPR 133 del 9/7/2010 da rispettare. Me lo scorro tutto d'un fiato senza capirci un'acca! Provo a farmi aiutare e provo a tracciare una rotta per un possibile volo. Dunque, io vorrei andare a sud, talmente a sud da far sciogliere la mia vela in volo, come Icaro con le sue ali di cera! Partenza: Martinsicuro.... arrivo:Ignoto! Prendo una cartina aeronautica per capire fin dove posso spingermi: fanculo posso arrivare solo fino a Roseto dove inizia il CTR (Control Zone, Spazio aereo controllato dell'aeroporto) di Pescara. Ma ma.... Roseto è solo a 25km!

Beh, meglio che stare in coda ai semafori! Deciso: oggi me ne vado ai confini (i miei) del volo! Come sempre arrivo in decollo a Porto d'Ascoli presto, almeno mezz'ora prima che il gelido vento di montagna si plachi e lasci spazio al vento meteo proveniente da nord, che è quello che mi permette di volare senza troppi scossoni. Sono solo, al solito, ma il viaggio è qualcosa di intimo e preferisco sia cosi. Osservo la desolazione del parco della Sentina, i tronchi spiaggiati, l'antica torre del porto, la vegetazione che lentamente sta scomparendo divorata dalle maree...

Il vento di ponente lentamente si placa, è il momento di andare!

Ma si andiamo, fanculo se la mia meta è stata decisa, fanculo se ci sono limiti, fanculo se non potrò arrivare dove voglio, ma io sto volando perdindirindina e questo è quello che conta! Mi sparo Martinsicuro - Alba Adriatica tutto d'un fiato, con una sola deviazione a casa per salutare Marty. Ad Alba Adriatica incontro Andrea, per un po' facciamo strada insieme ma quando poco prima di giulianova gli faccio cenno che proseguirò ecco che lui vira deciso verso nord. Lo sapevo, sapevo che non mi avrebbe seguito e non mi ero fatto illusioni! Lo saluto con po' di rimpianto (per lui) prendo quota e supero il porto di giulianova.

il porto di giulianova
Inizia l'avventura, da qui in avanti non ho mai volato e tutto ha un sapore diverso, nuovo, unico, tutto da scoprire. Una villa sul mare, una bellissima pineta, una lunghissima e desolata spiaggia con alcuni antichi casolari... Ma quanto è bello viaggiare? Roseto degli Abruzzi è li, a pochi km da me, troppo pochi accidenti, oggi non vorrei proprio fermarmi!

La gente mi saluta con alzate di mano e sorrisi, ricambio entusiasta dell'accoglienza ricevuta: che spettacolo! Per un attimo mi viene il dubbio di non essere arrivato a Roseto, ma quando vedo un molo a forma di cucchiaio protendersi verso il mare, capisco di aver raggiunto il confine.

il molo di Roseto degli Abruzzi

Avanzo ancora pochi metri, fino a lambire il fiume Vomano poi inverto la rotta. Si, la tentazione di proseguire verso sud c'è stata, lo ammetto, senza ipocrisie, come sempre: ho pensato più volte di proseguire, magari basso basso per non essere intercettato dal radar, era una giornata cosi bella per fare dietrofront.

Sky's borders ovvero il porto turistico di Roseto degli Abruzzi
Torno verso casa, un po rassegnato ma entusiasta per quanto fatto, torno verso casa ma i pensieri sono altrove, sono già in qualche altro posto:”Ancona? No troppo lontano. Civitanova allora? No troppo banale... sarebbe da andare verso l'interno ma se si balla poi sono cavoli amari... vediamo, intanto godiamoci questa bellissima “tappa di trasferimento” verso casa.

Ore 13,45 di nuovo a terra, metto miscela al PRM.

5 litri, troppo pochi per me, tocca andare a far benzina.
Ore 14,10 saluto gabriele, mangio una barretta e mi fiondo di nuovo in aria. Non ho una meta ben precisa, arrivo al porto e aspetto (in aria) il mio amico. Sorvoliamo di nuovo la spiaggia fino al porto, invertiamo la rotta e poi via verso sud... “No, a Martinsicuro non ci torno, piuttosto fammi vedere che aria tira verso l'interno, e poi Peppe... dov'è? Aveva detto che sarebbe venuto... vuoi vedere che è decollato da Monteprandone? Fammi andare a controllare...”. Risalgo il Tronto, sopra le nebbie scorgo Monteprandone e poco sopra una strana “macchia nera”:“Beccato, mo gli faccio una sorpresa!” (Peppe, ndr).
La mia vela punta decisa verso Monteprandone, il mio motore urla tutta la sua forza, i miei occhi... non ve lo dico! Passo sopra il centro commerciale zeppo di persone “poveracci!” mi viene da pensare istintivamente mentre timoroso avanzo verso le colline. Dai dai che si va, si si si va!

Peppe vola solitario sulle sue colline mentre dalla nebbia per magia appaio io, come un miraggio, come un ufo. Immagino la sua faccia, sorridente, meravigliata e contenta nel vedermi comparire all'orizzonte. hihihi, quante risate mi son fatto!

Peppe
Raggiungo Peppe e non faccio nemmeno un cenno, una virata, tanto lo sa, mi conosce, sa bene che se son li non è per fermarmi! Punto deciso verso ovest, verso le colline del Piceno ricoperte da una labile foschia che conferisce loro un'aria assonnata, rilassata, svogliata. Non so dove andrò ma so che andrò! Vedo un paesello arroccato su una collina, senza pensarci mi dirigo lì mentre Peppe mi segue da vicino! Le dolci e variopinte colline Marchigiane danno sfoggio di sé sotto i miei piedi,

le variopinte colline Marchigiane

non è una buona giornata per far foto, ma per volare si: è un'ora che sono in aria e la vela non si è mai mossa. Raggiungo Monsanpolo (lo scopro in volo) faccio un paio di virate, e vedo che Peppe se ne torna a casa, ma io no, no non oggi, io continuo ad avanzare verso ovest.

Monsanpolo
 Vedo un altro paese, dai miei calcoli potrebbe essere Spinetoli, viro verso nord e provo a raggiungerlo. Mumble mumble, non è Spinetoli è Castorano... qualcosa non mi torna.... vabbè, c'è poco da pensare, sono le 16,15 ed è ora di tornare a casa!

Castorano

Punto verso est ma mi accorgo che c'è qualcosa che non va: sono controvento! Avanzo poco, troppo poco per sperare di tornare al mare in volo. Vabbè, me ne vado a Monteprandone da Peppe ma mi accorgo di avanzare poco anche in quella direzione. Mi chiama Marty: “è tutto ok, però se mi vieni a prendere verso boh... Stella di Monsanpolo o giù di li, poi ti dico!”

Viro verso ovest per guadagnare velocità e poi verso sud. Vedo la salaria sotto di me e tiro un sospiro di sollievo. Ormai sta facendo notte, le auto hanno i fari accesi: cerco di trovare un prato dove atterrare e soprattutto di capire dove mi trovo. “Ok, sono a ovest di Stella di Monsanpolo, bene. Ora troviamo un prato, con un occhio ai cavi dell'alta tensione”.

un bel campo ad ovest di Stella di Monsanpolo

Però... “è presto” cosi provo ad avvicinarmi all'abitato e alla superstrada. proseguo il mio volo.... la vista del kartodromo è una tentazione troppo forte per rinunciarvi: “Un passaggio ce lo vuole, tanto c'è un bellissimo prato lì vicino, ma, aspetta, c'è anche un'antica chiesa, fammela vedere da vicino”. Svolazzo per alcuni minuti vicino alla superstrada, poi finalmente atterro su un bellissimo prato vicino ad una casa evitando il solito filo del telefono messo sulla traiettoria di atterraggio.

Kartodromo di Stella di Monsanpolo
Atterro e tiro giù uno dei miei urli di gioia. Arriva un contadino, mi chiede se è tutto ok e mi fa i complimenti. Lo ringrazio caldamente, mentre in pochi secondi arriva Marty. Mentre piego una vela ormai bagnata, arrivano due telefonate: sono Peppe e gabriele, vogliono sapere se è tutto a posto. “Si tutto ok, anzi di più! Grazie, il vostro interessamento è la giusta conclusione di una bellissima giornata di volo...”

Ciao

Tappeti di Ruggine

domenica 13 novembre 2011


"Dopo 40 anni pensavo di conoscere bene le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!"

Tappeti di Ruggine
 Fatico sempre a capire le dinamiche occulte che fanno incontrare le persone... A volte pur vivendo vicine devono percorrere migliaia di km prima di incontrarsi, a volte devono perdersi nell'infinito di un deserto per incontrarsi, altre volte più semplicemente le persone prendono strade diverse ma poi la vita con elaboratissime coincidenze che non sto qui a raccontarvi, le fa rincontrare.

Io ed FJ apparteniamo a quest'ultima categoria: le nostre strade si sono separate e riunite senza una ragione apparente e quando alcuni giorni fa ho ricevuto la telefonata da un numero sconosciuto e mi son sentito dire “buone cosce (si avete letto bene), sono FJ...” non mi son fatto troppe domande, sicuro del fatto che la vita stava ricostruendo quello che aveva distrutto...

Ora: di cosa vuoi che parlino un topologo ed un devoto alla Santa gnocca? Di f... fango! Si di fango, di cosa altrimenti? Fango, di quello più melmoso, scuro, schifoso, di quello che ti fa sentire un surrogato di cinghiale ruspante e selvaggio! Parliamo di fango e di alcuni amici che vorrebbero mangiarne a quantità' industriali...

Sabato 12 novembre, io ed FJ ci ritroviamo sulla superstrada Ascoli-mare diretti versi i monti della Laga. Obiettivo: tracciare un percorso ad anello inedito ricco di fango e di bei panorami... fosse facile! All'allegro trenino si aggregano Marty nel ruolo di zavorrina aspirante suicida e Lupo Solitario, un personaggio di cui avevo sentito a lungo parlare e che non avevo mai avuto il piacere di conoscere, nel ruolo di... non lo so. 

Lupo Solitario
 Faccio un breve briefing spiegando il percorso ed indicandone la criticità' e subito partiamo diretti verso la Laga. Affronto la prima salita, stupida ma ripida, ripida a tal punto che la ruota anteriore si solleva facendo andare la moto per fatti suoi.... Megastrizza, Marty urla dalla paura, tengo aperto il gas, la moto sembra capottare ma avanza lo stesso, pochi secondi sono fuori ma la puzza di cacca si farà sentire per tutto il giorno! La strada torna pianeggiante, un serie di dolci curve affrontate in derapata ci conducono in un bellissimo bosco dove i colori autunnali iniziano a mostrarsi in tutta la loro bellezza. Un breve tratto di asfalto mi permette di riprendere fiato ma subito arriva un nuovo sterrato e si rincomincia a correre e a giocare. Sento il “vroooommm” delle altre moto sulle mie spalle, aumento l'andatura incurante di Marty ma quando la vedo volare libera come un'aquila sopra di me dopo aver preso troppo “allegramente” un dosso, capisco che è meglio rallentare. 

La strada è un piccolo luna park: un susseguirsi di curve, discese, strappetti da fare a tutto gas, una goduria! In questi casi è davvero difficile far conciliare il piacere di guida con il piacere della vista di queste montagne! Lentamente ci infiliamo in un tetro banco di nebbia dove il freddo si fa pungente, le mani faticano a tener il manubrio e le braccia rese legnose dalla fatica sembrano arrendersi di fronte alle mille asperità' del terreno... è dura, è dura perché quando sei in coppia tutto lo sforzo lo fanno le spalle e le braccia, lo è ancor di più quando hai dietro due manici del calibro di FJ e Lupo Solitario e tu non vuoi lasciarli andare via! Nonostante questo, si respira un'aria allegra e scanzonata, nessuno si prende sul serio e nessuno si atteggia: il clima ideale per una uscita in moto!

I monti della Laga sbocciano come dei fiori in primavera di fronte ai nostri occhi, tappeti multicolori si srotolano al nostro passaggio quasi a volerci dare un'accoglienza regale, volteggianti fronde come dei candidi fiocchi di neve accarezzano i nostri caschi per poi cadere inermi a terra: è uno spettacolo sconvolgente!

Colori d'autunno
Quando avevo detto a Fj che l'avrei aiutato a tracciare un giro mi ero dato l'obiettivo di proporre un percorso quanto più inedito, tenendo i pezzi più belli ma inventando qualcosa di diverso da quanto fatto da altri... non è facile! Non è facile ancor più perché non conosco il livello dei partecipanti e non so fino a che punto poter osare... Una pausa, altro confronto con i miei amici e poi via attraverso sterrati vecchi e nuovi. Una discesa un po' ripida, Marty stringe i denti, io i freni, la moto non si scompone e per l'ennesima volta ci salva da una quasi certa caduta. Breve tappa di trasferimento poi via verso uno sterrato velocissimo. 

sbagliato strada?
Tiro fuori i miei assi nella manica: una sterrata in un bosco con tronchi di traverso, un'altra che tre anni fa un mio amico dichiarò “inutile” ma che a detta dei miei amici è molto piacevole e divertente, poi un'altra sulla cresta di una collina.... 

uno dei tratti inediti
Il cerchio lentamente si chiude, la mie braccia iniziano ad avere la consistenza del budino, il sedere la consistenza del marmo, le p... la consistenza della carne macinata, ma in due è così e non ci si può far nulla. Ultimi sterrati, ma no, c'è una deviazione da fare e allora via di nuovo un bellissimo bosco e poi giù fino alla città' delle cento torri dove il giro finalmente termina.

Tra un prosecco e l'altro se ne esce il silenzioso Lupo Solitario: “Dopo 40 anni pensavo di conoscere bene le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!”

Solo una parola: grazie, oggi non potevo ricevere miglior complimento.

istanti di questa bellissima giornata
Ciao

Mané

Le altre foto sono qui http://www.flickr.com/photos/68731458@N08/sets/72157627995806641/

Una giornata in volo

mercoledì 2 novembre 2011

Dopo tre giorni privi di voli degni di questo nome ho puntato tutto quello che avevo sulla giornata di Martedi 01 novembre per fare finalmente un volo decente in paramotore. Risultato: oltre sei ore di volo, e... il resto giudicatelo voi!

Enrico pronto al decollo

partito!
Si gioca un po
ancora??????????
fermatelo!!!!!!!!!!!

Alejandro si prepara


ora tocca a me: rotta verso nord, avanti tutta!
Il porto di S. Benedetto con le sue barche 
l'imbocco del porto
La "foce" del fiume Tesino
Lungomare di grottammare
il borgo antico
Il mare è davvero stupendo qui :-)
colline
quasi quasi me la compro
Cupra Marittima


altra villa

parco acquatico abbandonato
altre ville
verso Pedaso
risalendo l'Aso
Scheggia's house
Pedaso
Pedaso
Marina di Massignano
grottammare

stupendo lungomare
di nuovo il porto di S. Benedetto
il monumento al gabbiano Jonathan Livingston

di nuovo a terra: Paolo si prepara al decollo
mentre altri se la prendono comoda
Il grande Uba con il suo PRM ultimo grido
di nuovo Paolo
traffico in decollo
Uba diretto verso l'ozonosfera
"termicando" con Ubaldo
In volo verso S. Benedetto
stupenda
rotonda di Porto d'Ascoli
Alejandro

risalgo il Tronto 
Il nuovo ponte sul Tronto
la mia ditta, purtroppo la pista è troppo corte per atterrarci
casello della A14

traffico in decollo
Ero partito con l'idea di fare un volo da soli: mi son ritrovato con otto volatori! A loro va un sentito ringraziamento per la bella giornata

Mané