Non era la moto dei sogni lo ammetto, a me piacevano l'africa twin o il
tenerè, ma un mio amico meccanico anni prima mi disse che per iniziare
era meglio la transalp ed io mi son fidato.
Ricordo i primi stentatissimi metri, la mia totale incapacità di
guidarla, gli sfottò di mio fratello Paolo che mi aveva accompagnato a
ritirarla, poi il primo giro: Castelluccio!
Mi ero preso persino un giorno di ferie, non resistevo dalla voglia di
provarla!
Arrivo a Forca di Presta, parcheggio la moto ma il cavalletto non
appoggia bene e...bum per terra!
La prima di una lunga serie di cadute!
Poi il primo giro con i miei fratelli a Campo Imperatore, i primi
percorsi in fuoristrada affrontati in jeans e scarpe da tennis...
Poi un giorno mentre ero a vedere una corsa di macchine vedo passare una
sfilza di transalp.
Arrivano in prossimità di un bivio e un "omino" nero blocca il traffico,
fa passare il gruppo e riparte. Non sapevo chi fosse lui, chi fosse
quella gente e, cosa ancor più importante non sapevo che quel gruppo, di
li a qualche mese, sarebbe diventato la mia seconda famiglia: LA LISSTA.
Ricordi, tanti: il primo, un giro a campotosto giro con Gabriele ed un
suo amico... poi il primo InvernaTa e i primi giri in off rigorosamente
con bauletto e gomme lisce :-))))))))))
Poi gli incontri: il Pizzata, il Piadina, l'ITT, il Primavera, il
Cuppolone ed altri ancora.
I giri organizzati da me e la incessante ricerca di quel percorso, di
quella strada o sentiero che sia, per arrivare in luoghi magici e
incontaminati. L'incoscienza abbinata alla voglia di scoprire il mondo,
sempre accompagnata da un sogno mai dichiarato ma sempre presente: il
deserto!
Conosco Marty e "cambia" il mio modo di andare in moto: in coppia.
Quello che non cambia invece è la mia fida transalp che nonostante
questo, continua a portarci dove vogliamo, sia in on che in off.
Arrivano altre sfide: "la fine del Mondo", la Mille Curve e la Purverera
dove capisco che, nonostante i progressi fatti nella guida, i limiti
della mia moto sono ben più alti dei miei.
Il bambino che è in me inizia ad alzare la voce e capisco che è giunto
il momento di avverare un sogno sepolto dietro mille paure: andare nel
deserto!
Ore ed ore passate a curare la mia amata guidato da alcuni
(pazientissimi) amici della Lissta che per telefono mi aiutano a
sistemare tutto al meglio.
La Libia e i primi km nella sabbia, le rocce ed i wadi, in diversi casi
affrontati a tutta con la moto che scavava sul pietrisco con il
paracoppa...
Poi la caduta, la moto che nonostante la botta tutto rimane accesa e mi
riporta a casa senza lamentarsi o crearmi noie di alcun genere.
La soddisfazione di poter dire a chi mi diceva di andare con un'altra
mezzo: CE L'HO FATTA!
Sono stati quattro anni intensi, ricchi di emozioni e di soddisfazioni:
grazie Transalp!
Per festeggiare il compleanno domani ti porto a fare due pieghe sulle
gole del Verndon, va bene?
Ciao
Mané
Transalp 2001 >70.000
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