... e queste sono le Marche!
martedì 29 novembre 2011
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Sky's borders
domenica 20 novembre 2011
Cazzo dici Mané, il cielo non ha
confini!
Il cielo non ha confini, lo sappiamo tutti! Il cielo è forse l'ultimo baluardo di una libertà sempre più controllata, moderata, imbrigliata... Sì, in aria si è liberi di fare tutto ciò che si vuole, andare ovunque senza limiti e barriere. E invece no cazzo, non è cosi!
CTR, ATZ, AWY... sono sigle che non
evocano niente di romantico come può essere il cielo, ma con il
cielo hanno molto a che vedere. Sabato mattina butto un occhio sul
sito http://www.traffico-aereo.it
e trovo questa pagina:
http://www.traffico-aereo.it/pages/atct/atct18/atct18_0.htm
“Organizzazione dello spazio aereo”. Cazzo, mi hanno mentito
anche questa volta! In cielo sei libero, pensavo, ed invece no ci
sono regole, e sono pure tante, fanculo!
Ma tanto io volo in paramotore e queste
regole non mi riguardano... no, aspè, c'è il DPR 133 del 9/7/2010
da rispettare. Me lo scorro tutto d'un fiato senza capirci un'acca!
Provo a farmi aiutare e provo a tracciare una rotta per un possibile
volo. Dunque, io vorrei andare a sud, talmente a sud da far
sciogliere la mia vela in volo, come Icaro con le sue ali di cera!
Partenza: Martinsicuro.... arrivo:Ignoto! Prendo una cartina
aeronautica per capire fin dove posso spingermi: fanculo posso
arrivare solo fino a Roseto dove inizia il CTR (Control Zone, Spazio
aereo controllato dell'aeroporto) di Pescara. Ma ma.... Roseto è
solo a 25km!
Beh, meglio che stare in coda ai
semafori! Deciso: oggi me ne vado ai confini (i miei) del volo! Come
sempre arrivo in decollo a Porto d'Ascoli presto, almeno mezz'ora
prima che il gelido vento di montagna si plachi e lasci spazio al
vento meteo proveniente da nord, che è quello che mi permette di
volare senza troppi scossoni. Sono solo, al solito, ma il viaggio è
qualcosa di intimo e preferisco sia cosi. Osservo la desolazione del
parco della Sentina, i tronchi spiaggiati, l'antica torre del porto,
la vegetazione che lentamente sta scomparendo divorata dalle maree...
Il vento di ponente lentamente si
placa, è il momento di andare!
Ma si andiamo, fanculo se la mia meta è
stata decisa, fanculo se ci sono limiti, fanculo se non potrò
arrivare dove voglio, ma io sto volando perdindirindina e questo è
quello che conta! Mi sparo Martinsicuro - Alba Adriatica tutto d'un
fiato, con una sola deviazione a casa per salutare Marty. Ad Alba
Adriatica incontro Andrea, per un po' facciamo strada insieme ma
quando poco prima di giulianova gli faccio cenno che proseguirò ecco
che lui vira deciso verso nord. Lo sapevo, sapevo che non mi avrebbe
seguito e non mi ero fatto illusioni! Lo saluto con po' di rimpianto
(per lui) prendo quota e supero il porto di giulianova.
Inizia
l'avventura, da qui in avanti non ho mai volato e tutto ha un sapore
diverso, nuovo, unico, tutto da scoprire. Una villa sul mare, una
bellissima pineta, una lunghissima e desolata spiaggia con alcuni
antichi casolari... Ma quanto è bello viaggiare? Roseto degli
Abruzzi è li, a pochi km da me, troppo pochi accidenti, oggi non
vorrei proprio fermarmi!
il porto di giulianova |
La gente mi saluta con alzate di mano e
sorrisi, ricambio entusiasta dell'accoglienza ricevuta: che
spettacolo! Per un attimo mi viene il dubbio di non essere arrivato a
Roseto, ma quando vedo un molo a forma di cucchiaio protendersi verso
il mare, capisco di aver raggiunto il confine.
Avanzo ancora pochi metri, fino a lambire il fiume Vomano poi inverto la rotta. Si, la tentazione di proseguire verso sud c'è stata, lo ammetto, senza ipocrisie, come sempre: ho pensato più volte di proseguire, magari basso basso per non essere intercettato dal radar, era una giornata cosi bella per fare dietrofront.
il molo di Roseto degli Abruzzi |
Avanzo ancora pochi metri, fino a lambire il fiume Vomano poi inverto la rotta. Si, la tentazione di proseguire verso sud c'è stata, lo ammetto, senza ipocrisie, come sempre: ho pensato più volte di proseguire, magari basso basso per non essere intercettato dal radar, era una giornata cosi bella per fare dietrofront.
Sky's borders ovvero il porto turistico di Roseto degli Abruzzi |
Torno verso casa, un po rassegnato ma
entusiasta per quanto fatto, torno verso casa ma i pensieri sono
altrove, sono già in qualche altro posto:”Ancona? No troppo
lontano. Civitanova allora? No troppo banale... sarebbe da andare
verso l'interno ma se si balla poi sono cavoli amari... vediamo,
intanto godiamoci questa bellissima “tappa di trasferimento”
verso casa.
Ore 13,45 di nuovo a terra, metto
miscela al PRM.
5 litri, troppo pochi per me, tocca
andare a far benzina.
Ore 14,10 saluto gabriele, mangio
una barretta e mi fiondo di nuovo in aria. Non ho una meta ben
precisa, arrivo al porto e aspetto (in aria) il mio amico.
Sorvoliamo di nuovo la spiaggia fino al porto, invertiamo la rotta e poi via verso sud... “No, a
Martinsicuro non ci torno, piuttosto fammi vedere che aria tira verso
l'interno, e poi Peppe... dov'è? Aveva detto che sarebbe venuto...
vuoi vedere che è decollato da Monteprandone? Fammi andare a
controllare...”. Risalgo il Tronto, sopra le nebbie scorgo
Monteprandone e poco sopra una strana “macchia nera”:“Beccato,
mo gli faccio una sorpresa!” (Peppe, ndr).
La mia vela punta decisa verso
Monteprandone, il mio motore urla tutta la sua forza, i miei occhi...
non ve lo dico! Passo sopra il centro commerciale zeppo di persone
“poveracci!” mi viene da pensare istintivamente mentre timoroso
avanzo verso le colline. Dai dai che si va, si si si va!
Peppe vola solitario sulle sue colline
mentre dalla nebbia per magia appaio io, come un miraggio, come un
ufo. Immagino la sua faccia, sorridente, meravigliata e contenta nel
vedermi comparire all'orizzonte. hihihi, quante risate mi son fatto!
Peppe |
le variopinte colline Marchigiane |
non è una buona giornata per far foto, ma per volare si: è un'ora che sono in aria e la vela non si è mai mossa. Raggiungo Monsanpolo (lo scopro in volo) faccio un paio di virate, e vedo che Peppe se ne torna a casa, ma io no, no non oggi, io continuo ad avanzare verso ovest.
Monsanpolo |
Castorano |
Punto verso est ma mi accorgo che c'è qualcosa che non va: sono controvento! Avanzo poco, troppo poco per sperare di tornare al mare in volo. Vabbè, me ne vado a Monteprandone da Peppe ma mi accorgo di avanzare poco anche in quella direzione. Mi chiama Marty: “è tutto ok, però se mi vieni a prendere verso boh... Stella di Monsanpolo o giù di li, poi ti dico!”
Viro verso ovest per guadagnare
velocità e poi verso sud. Vedo la salaria sotto di me e tiro un
sospiro di sollievo. Ormai sta facendo notte, le auto hanno i fari
accesi: cerco di trovare un prato dove atterrare e soprattutto di
capire dove mi trovo. “Ok, sono a ovest di Stella di Monsanpolo,
bene. Ora troviamo un prato, con un occhio ai cavi dell'alta
tensione”.
Però... “è presto” cosi provo ad avvicinarmi all'abitato e alla superstrada. proseguo il mio volo.... la vista del kartodromo è una tentazione troppo forte per rinunciarvi: “Un passaggio ce lo vuole, tanto c'è un bellissimo prato lì vicino, ma, aspetta, c'è anche un'antica chiesa, fammela vedere da vicino”. Svolazzo per alcuni minuti vicino alla superstrada, poi finalmente atterro su un bellissimo prato vicino ad una casa evitando il solito filo del telefono messo sulla traiettoria di atterraggio.
un bel campo ad ovest di Stella di Monsanpolo |
Però... “è presto” cosi provo ad avvicinarmi all'abitato e alla superstrada. proseguo il mio volo.... la vista del kartodromo è una tentazione troppo forte per rinunciarvi: “Un passaggio ce lo vuole, tanto c'è un bellissimo prato lì vicino, ma, aspetta, c'è anche un'antica chiesa, fammela vedere da vicino”. Svolazzo per alcuni minuti vicino alla superstrada, poi finalmente atterro su un bellissimo prato vicino ad una casa evitando il solito filo del telefono messo sulla traiettoria di atterraggio.
Atterro e tiro giù uno dei miei urli
di gioia. Arriva un contadino, mi chiede se è tutto ok e mi fa i
complimenti. Lo ringrazio caldamente, mentre in pochi secondi arriva
Marty. Mentre piego una vela ormai bagnata, arrivano due telefonate:
sono Peppe e gabriele, vogliono sapere se è tutto a posto.
“Si tutto ok, anzi di più! Grazie, il vostro interessamento è la
giusta conclusione di una bellissima giornata di volo...”
Ciao
Ciao
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Tappeti di Ruggine
domenica 13 novembre 2011
"Dopo 40 anni pensavo di conoscere
bene le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!"
Tappeti di Ruggine |
Fatico sempre a capire le dinamiche
occulte che fanno incontrare le persone... A volte pur vivendo vicine
devono percorrere migliaia di km prima di incontrarsi, a volte devono
perdersi nell'infinito di un deserto per incontrarsi, altre volte più
semplicemente le persone prendono strade diverse ma poi la vita con
elaboratissime coincidenze che non sto qui a raccontarvi, le fa
rincontrare.
Io ed FJ apparteniamo a quest'ultima
categoria: le nostre strade si sono separate e riunite senza una
ragione apparente e quando alcuni giorni fa ho ricevuto la telefonata
da un numero sconosciuto e mi son sentito dire “buone
cosce (si avete letto bene), sono FJ...” non mi son fatto
troppe domande, sicuro del fatto che la vita stava ricostruendo
quello che aveva distrutto...
Ora: di cosa vuoi che parlino un
topologo ed un devoto alla Santa gnocca? Di f... fango! Si di fango,
di cosa altrimenti? Fango, di quello più melmoso, scuro, schifoso,
di quello che ti fa sentire un surrogato di cinghiale ruspante e
selvaggio! Parliamo di fango e di alcuni amici che vorrebbero
mangiarne a quantità' industriali...
Sabato 12 novembre, io ed FJ ci
ritroviamo sulla superstrada Ascoli-mare diretti versi i monti della
Laga. Obiettivo: tracciare un percorso ad anello inedito ricco di
fango e di bei panorami... fosse facile! All'allegro trenino si
aggregano Marty nel ruolo di zavorrina aspirante suicida e Lupo
Solitario, un personaggio di cui avevo sentito a lungo parlare e che
non avevo mai avuto il piacere di conoscere, nel ruolo di... non lo
so.
Lupo Solitario |
Faccio un breve briefing spiegando il
percorso ed indicandone la criticità' e subito partiamo diretti
verso la Laga. Affronto la prima salita, stupida ma ripida, ripida a
tal punto che la ruota anteriore si solleva facendo andare la moto
per fatti suoi.... Megastrizza, Marty urla dalla paura, tengo aperto
il gas, la moto sembra capottare ma avanza lo stesso, pochi secondi
sono fuori ma la puzza di cacca si farà sentire per tutto il giorno!
La strada torna pianeggiante, un serie di dolci curve affrontate in
derapata ci conducono in un bellissimo bosco dove i colori autunnali
iniziano a mostrarsi in tutta la loro bellezza. Un breve tratto di
asfalto mi permette di riprendere fiato ma subito arriva un nuovo
sterrato e si rincomincia a correre e a giocare. Sento il “vroooommm”
delle altre moto sulle mie spalle, aumento l'andatura incurante di
Marty ma quando la vedo volare libera come un'aquila sopra di me dopo
aver preso troppo “allegramente” un dosso, capisco che è meglio
rallentare.
La strada è un piccolo luna park: un
susseguirsi di curve, discese, strappetti da fare a tutto gas, una
goduria! In questi casi è davvero difficile far conciliare il
piacere di guida con il piacere della vista di queste montagne!
Lentamente ci infiliamo in un tetro banco di nebbia dove il freddo si
fa pungente, le mani faticano a tener il manubrio e le braccia rese
legnose dalla fatica sembrano arrendersi di fronte alle mille
asperità' del terreno... è dura, è dura perché quando sei in
coppia tutto lo sforzo lo fanno le spalle e le braccia, lo è ancor
di più quando hai dietro due manici del calibro di FJ e Lupo
Solitario e tu non vuoi lasciarli andare via! Nonostante questo, si
respira un'aria allegra e scanzonata, nessuno si prende sul serio e
nessuno si atteggia: il clima ideale per una uscita in moto!
I monti della Laga sbocciano come dei
fiori in primavera di fronte ai nostri occhi, tappeti multicolori si
srotolano al nostro passaggio quasi a volerci dare un'accoglienza
regale, volteggianti fronde come dei candidi fiocchi di neve
accarezzano i nostri caschi per poi cadere inermi a terra: è uno
spettacolo sconvolgente!
Colori d'autunno |
Quando avevo detto a Fj che l'avrei
aiutato a tracciare un giro mi ero dato l'obiettivo di proporre un
percorso quanto più inedito, tenendo i pezzi più belli ma
inventando qualcosa di diverso da quanto fatto da altri... non è
facile! Non è facile ancor più perché non conosco il livello dei
partecipanti e non so fino a che punto poter osare... Una pausa,
altro confronto con i miei amici e poi via attraverso sterrati vecchi
e nuovi. Una discesa un po' ripida, Marty stringe i denti, io i
freni, la moto non si scompone e per l'ennesima volta ci salva da una
quasi certa caduta. Breve tappa di trasferimento poi via verso uno
sterrato velocissimo.
sbagliato strada? |
Tiro fuori i miei assi nella manica:
una sterrata in un bosco con tronchi di traverso, un'altra che tre
anni fa un mio amico dichiarò “inutile” ma che a detta dei miei
amici è molto piacevole e divertente, poi un'altra sulla cresta di
una collina....
uno dei tratti inediti |
Il cerchio lentamente si chiude, la mie braccia
iniziano ad avere la consistenza del budino, il sedere la consistenza
del marmo, le p... la consistenza della carne macinata, ma in due è
così e non ci si può far nulla. Ultimi sterrati, ma no, c'è una
deviazione da fare e allora via di nuovo un bellissimo bosco e poi
giù fino alla città' delle cento torri dove il giro finalmente
termina.
Tra un prosecco e l'altro se ne esce il
silenzioso Lupo Solitario: “Dopo 40 anni pensavo di conoscere bene
le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!”
Solo una parola: grazie, oggi non
potevo ricevere miglior complimento.
istanti di questa bellissima giornata |
Ciao
Mané
Le altre foto sono qui http://www.flickr.com/photos/68731458@N08/sets/72157627995806641/
Le altre foto sono qui http://www.flickr.com/photos/68731458@N08/sets/72157627995806641/
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Una giornata in volo
mercoledì 2 novembre 2011
Dopo tre giorni privi di voli degni di questo nome ho puntato tutto quello che avevo sulla giornata di Martedi 01 novembre per fare finalmente un volo decente in paramotore. Risultato: oltre sei ore di volo, e... il resto giudicatelo voi!
Enrico pronto al decollo |
partito! |
Si gioca un po |
ancora?????????? |
fermatelo!!!!!!!!!!! |
Alejandro si prepara |
ora tocca a me: rotta verso nord, avanti tutta! |
Il porto di S. Benedetto con le sue barche |
l'imbocco del porto |
La "foce" del fiume Tesino |
Lungomare di grottammare |
il borgo antico |
Il mare è davvero stupendo qui :-) |
colline |
quasi quasi me la compro |
Cupra Marittima |
altra villa |
parco acquatico abbandonato |
altre ville |
verso Pedaso |
risalendo l'Aso |
Scheggia's house |
Pedaso |
Pedaso |
Marina di Massignano |
grottammare |
stupendo lungomare |
di nuovo il porto di S. Benedetto |
il monumento al gabbiano Jonathan Livingston |
di nuovo a terra: Paolo si prepara al decollo |
mentre altri se la prendono comoda |
Il grande Uba con il suo PRM ultimo grido |
di nuovo Paolo |
traffico in decollo |
Uba diretto verso l'ozonosfera |
"termicando" con Ubaldo |
In volo verso S. Benedetto |
stupenda |
rotonda di Porto d'Ascoli |
Alejandro |
risalgo il Tronto |
Il nuovo ponte sul Tronto |
la mia ditta, purtroppo la pista è troppo corte per atterrarci |
casello della A14 |
traffico in decollo |
Ero partito con l'idea di fare un volo da soli: mi son ritrovato con otto volatori! A loro va un sentito ringraziamento per la bella giornata
Mané
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