"Dopo 40 anni pensavo di conoscere
bene le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!"
Tappeti di Ruggine |
Fatico sempre a capire le dinamiche
occulte che fanno incontrare le persone... A volte pur vivendo vicine
devono percorrere migliaia di km prima di incontrarsi, a volte devono
perdersi nell'infinito di un deserto per incontrarsi, altre volte più
semplicemente le persone prendono strade diverse ma poi la vita con
elaboratissime coincidenze che non sto qui a raccontarvi, le fa
rincontrare.
Io ed FJ apparteniamo a quest'ultima
categoria: le nostre strade si sono separate e riunite senza una
ragione apparente e quando alcuni giorni fa ho ricevuto la telefonata
da un numero sconosciuto e mi son sentito dire “buone
cosce (si avete letto bene), sono FJ...” non mi son fatto
troppe domande, sicuro del fatto che la vita stava ricostruendo
quello che aveva distrutto...
Ora: di cosa vuoi che parlino un
topologo ed un devoto alla Santa gnocca? Di f... fango! Si di fango,
di cosa altrimenti? Fango, di quello più melmoso, scuro, schifoso,
di quello che ti fa sentire un surrogato di cinghiale ruspante e
selvaggio! Parliamo di fango e di alcuni amici che vorrebbero
mangiarne a quantità' industriali...
Sabato 12 novembre, io ed FJ ci
ritroviamo sulla superstrada Ascoli-mare diretti versi i monti della
Laga. Obiettivo: tracciare un percorso ad anello inedito ricco di
fango e di bei panorami... fosse facile! All'allegro trenino si
aggregano Marty nel ruolo di zavorrina aspirante suicida e Lupo
Solitario, un personaggio di cui avevo sentito a lungo parlare e che
non avevo mai avuto il piacere di conoscere, nel ruolo di... non lo
so.
Lupo Solitario |
Faccio un breve briefing spiegando il
percorso ed indicandone la criticità' e subito partiamo diretti
verso la Laga. Affronto la prima salita, stupida ma ripida, ripida a
tal punto che la ruota anteriore si solleva facendo andare la moto
per fatti suoi.... Megastrizza, Marty urla dalla paura, tengo aperto
il gas, la moto sembra capottare ma avanza lo stesso, pochi secondi
sono fuori ma la puzza di cacca si farà sentire per tutto il giorno!
La strada torna pianeggiante, un serie di dolci curve affrontate in
derapata ci conducono in un bellissimo bosco dove i colori autunnali
iniziano a mostrarsi in tutta la loro bellezza. Un breve tratto di
asfalto mi permette di riprendere fiato ma subito arriva un nuovo
sterrato e si rincomincia a correre e a giocare. Sento il “vroooommm”
delle altre moto sulle mie spalle, aumento l'andatura incurante di
Marty ma quando la vedo volare libera come un'aquila sopra di me dopo
aver preso troppo “allegramente” un dosso, capisco che è meglio
rallentare.
La strada è un piccolo luna park: un
susseguirsi di curve, discese, strappetti da fare a tutto gas, una
goduria! In questi casi è davvero difficile far conciliare il
piacere di guida con il piacere della vista di queste montagne!
Lentamente ci infiliamo in un tetro banco di nebbia dove il freddo si
fa pungente, le mani faticano a tener il manubrio e le braccia rese
legnose dalla fatica sembrano arrendersi di fronte alle mille
asperità' del terreno... è dura, è dura perché quando sei in
coppia tutto lo sforzo lo fanno le spalle e le braccia, lo è ancor
di più quando hai dietro due manici del calibro di FJ e Lupo
Solitario e tu non vuoi lasciarli andare via! Nonostante questo, si
respira un'aria allegra e scanzonata, nessuno si prende sul serio e
nessuno si atteggia: il clima ideale per una uscita in moto!
I monti della Laga sbocciano come dei
fiori in primavera di fronte ai nostri occhi, tappeti multicolori si
srotolano al nostro passaggio quasi a volerci dare un'accoglienza
regale, volteggianti fronde come dei candidi fiocchi di neve
accarezzano i nostri caschi per poi cadere inermi a terra: è uno
spettacolo sconvolgente!
Colori d'autunno |
Quando avevo detto a Fj che l'avrei
aiutato a tracciare un giro mi ero dato l'obiettivo di proporre un
percorso quanto più inedito, tenendo i pezzi più belli ma
inventando qualcosa di diverso da quanto fatto da altri... non è
facile! Non è facile ancor più perché non conosco il livello dei
partecipanti e non so fino a che punto poter osare... Una pausa,
altro confronto con i miei amici e poi via attraverso sterrati vecchi
e nuovi. Una discesa un po' ripida, Marty stringe i denti, io i
freni, la moto non si scompone e per l'ennesima volta ci salva da una
quasi certa caduta. Breve tappa di trasferimento poi via verso uno
sterrato velocissimo.
sbagliato strada? |
Tiro fuori i miei assi nella manica:
una sterrata in un bosco con tronchi di traverso, un'altra che tre
anni fa un mio amico dichiarò “inutile” ma che a detta dei miei
amici è molto piacevole e divertente, poi un'altra sulla cresta di
una collina....
uno dei tratti inediti |
Il cerchio lentamente si chiude, la mie braccia
iniziano ad avere la consistenza del budino, il sedere la consistenza
del marmo, le p... la consistenza della carne macinata, ma in due è
così e non ci si può far nulla. Ultimi sterrati, ma no, c'è una
deviazione da fare e allora via di nuovo un bellissimo bosco e poi
giù fino alla città' delle cento torri dove il giro finalmente
termina.
Tra un prosecco e l'altro se ne esce il
silenzioso Lupo Solitario: “Dopo 40 anni pensavo di conoscere bene
le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!”
Solo una parola: grazie, oggi non
potevo ricevere miglior complimento.
istanti di questa bellissima giornata |
Ciao
Mané
Le altre foto sono qui http://www.flickr.com/photos/68731458@N08/sets/72157627995806641/
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