Tappeti di Ruggine

domenica 13 novembre 2011


"Dopo 40 anni pensavo di conoscere bene le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!"

Tappeti di Ruggine
 Fatico sempre a capire le dinamiche occulte che fanno incontrare le persone... A volte pur vivendo vicine devono percorrere migliaia di km prima di incontrarsi, a volte devono perdersi nell'infinito di un deserto per incontrarsi, altre volte più semplicemente le persone prendono strade diverse ma poi la vita con elaboratissime coincidenze che non sto qui a raccontarvi, le fa rincontrare.

Io ed FJ apparteniamo a quest'ultima categoria: le nostre strade si sono separate e riunite senza una ragione apparente e quando alcuni giorni fa ho ricevuto la telefonata da un numero sconosciuto e mi son sentito dire “buone cosce (si avete letto bene), sono FJ...” non mi son fatto troppe domande, sicuro del fatto che la vita stava ricostruendo quello che aveva distrutto...

Ora: di cosa vuoi che parlino un topologo ed un devoto alla Santa gnocca? Di f... fango! Si di fango, di cosa altrimenti? Fango, di quello più melmoso, scuro, schifoso, di quello che ti fa sentire un surrogato di cinghiale ruspante e selvaggio! Parliamo di fango e di alcuni amici che vorrebbero mangiarne a quantità' industriali...

Sabato 12 novembre, io ed FJ ci ritroviamo sulla superstrada Ascoli-mare diretti versi i monti della Laga. Obiettivo: tracciare un percorso ad anello inedito ricco di fango e di bei panorami... fosse facile! All'allegro trenino si aggregano Marty nel ruolo di zavorrina aspirante suicida e Lupo Solitario, un personaggio di cui avevo sentito a lungo parlare e che non avevo mai avuto il piacere di conoscere, nel ruolo di... non lo so. 

Lupo Solitario
 Faccio un breve briefing spiegando il percorso ed indicandone la criticità' e subito partiamo diretti verso la Laga. Affronto la prima salita, stupida ma ripida, ripida a tal punto che la ruota anteriore si solleva facendo andare la moto per fatti suoi.... Megastrizza, Marty urla dalla paura, tengo aperto il gas, la moto sembra capottare ma avanza lo stesso, pochi secondi sono fuori ma la puzza di cacca si farà sentire per tutto il giorno! La strada torna pianeggiante, un serie di dolci curve affrontate in derapata ci conducono in un bellissimo bosco dove i colori autunnali iniziano a mostrarsi in tutta la loro bellezza. Un breve tratto di asfalto mi permette di riprendere fiato ma subito arriva un nuovo sterrato e si rincomincia a correre e a giocare. Sento il “vroooommm” delle altre moto sulle mie spalle, aumento l'andatura incurante di Marty ma quando la vedo volare libera come un'aquila sopra di me dopo aver preso troppo “allegramente” un dosso, capisco che è meglio rallentare. 

La strada è un piccolo luna park: un susseguirsi di curve, discese, strappetti da fare a tutto gas, una goduria! In questi casi è davvero difficile far conciliare il piacere di guida con il piacere della vista di queste montagne! Lentamente ci infiliamo in un tetro banco di nebbia dove il freddo si fa pungente, le mani faticano a tener il manubrio e le braccia rese legnose dalla fatica sembrano arrendersi di fronte alle mille asperità' del terreno... è dura, è dura perché quando sei in coppia tutto lo sforzo lo fanno le spalle e le braccia, lo è ancor di più quando hai dietro due manici del calibro di FJ e Lupo Solitario e tu non vuoi lasciarli andare via! Nonostante questo, si respira un'aria allegra e scanzonata, nessuno si prende sul serio e nessuno si atteggia: il clima ideale per una uscita in moto!

I monti della Laga sbocciano come dei fiori in primavera di fronte ai nostri occhi, tappeti multicolori si srotolano al nostro passaggio quasi a volerci dare un'accoglienza regale, volteggianti fronde come dei candidi fiocchi di neve accarezzano i nostri caschi per poi cadere inermi a terra: è uno spettacolo sconvolgente!

Colori d'autunno
Quando avevo detto a Fj che l'avrei aiutato a tracciare un giro mi ero dato l'obiettivo di proporre un percorso quanto più inedito, tenendo i pezzi più belli ma inventando qualcosa di diverso da quanto fatto da altri... non è facile! Non è facile ancor più perché non conosco il livello dei partecipanti e non so fino a che punto poter osare... Una pausa, altro confronto con i miei amici e poi via attraverso sterrati vecchi e nuovi. Una discesa un po' ripida, Marty stringe i denti, io i freni, la moto non si scompone e per l'ennesima volta ci salva da una quasi certa caduta. Breve tappa di trasferimento poi via verso uno sterrato velocissimo. 

sbagliato strada?
Tiro fuori i miei assi nella manica: una sterrata in un bosco con tronchi di traverso, un'altra che tre anni fa un mio amico dichiarò “inutile” ma che a detta dei miei amici è molto piacevole e divertente, poi un'altra sulla cresta di una collina.... 

uno dei tratti inediti
Il cerchio lentamente si chiude, la mie braccia iniziano ad avere la consistenza del budino, il sedere la consistenza del marmo, le p... la consistenza della carne macinata, ma in due è così e non ci si può far nulla. Ultimi sterrati, ma no, c'è una deviazione da fare e allora via di nuovo un bellissimo bosco e poi giù fino alla città' delle cento torri dove il giro finalmente termina.

Tra un prosecco e l'altro se ne esce il silenzioso Lupo Solitario: “Dopo 40 anni pensavo di conoscere bene le mie zone: oggi sei riuscito a farmi ricredere!”

Solo una parola: grazie, oggi non potevo ricevere miglior complimento.

istanti di questa bellissima giornata
Ciao

Mané

Le altre foto sono qui http://www.flickr.com/photos/68731458@N08/sets/72157627995806641/

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