Cazzo dici Mané, il cielo non ha
confini!
Il cielo non ha confini, lo sappiamo tutti! Il cielo è forse l'ultimo baluardo di una libertà sempre più controllata, moderata, imbrigliata... Sì, in aria si è liberi di fare tutto ciò che si vuole, andare ovunque senza limiti e barriere. E invece no cazzo, non è cosi!
CTR, ATZ, AWY... sono sigle che non
evocano niente di romantico come può essere il cielo, ma con il
cielo hanno molto a che vedere. Sabato mattina butto un occhio sul
sito http://www.traffico-aereo.it
e trovo questa pagina:
http://www.traffico-aereo.it/pages/atct/atct18/atct18_0.htm
“Organizzazione dello spazio aereo”. Cazzo, mi hanno mentito
anche questa volta! In cielo sei libero, pensavo, ed invece no ci
sono regole, e sono pure tante, fanculo!
Ma tanto io volo in paramotore e queste
regole non mi riguardano... no, aspè, c'è il DPR 133 del 9/7/2010
da rispettare. Me lo scorro tutto d'un fiato senza capirci un'acca!
Provo a farmi aiutare e provo a tracciare una rotta per un possibile
volo. Dunque, io vorrei andare a sud, talmente a sud da far
sciogliere la mia vela in volo, come Icaro con le sue ali di cera!
Partenza: Martinsicuro.... arrivo:Ignoto! Prendo una cartina
aeronautica per capire fin dove posso spingermi: fanculo posso
arrivare solo fino a Roseto dove inizia il CTR (Control Zone, Spazio
aereo controllato dell'aeroporto) di Pescara. Ma ma.... Roseto è
solo a 25km!
Beh, meglio che stare in coda ai
semafori! Deciso: oggi me ne vado ai confini (i miei) del volo! Come
sempre arrivo in decollo a Porto d'Ascoli presto, almeno mezz'ora
prima che il gelido vento di montagna si plachi e lasci spazio al
vento meteo proveniente da nord, che è quello che mi permette di
volare senza troppi scossoni. Sono solo, al solito, ma il viaggio è
qualcosa di intimo e preferisco sia cosi. Osservo la desolazione del
parco della Sentina, i tronchi spiaggiati, l'antica torre del porto,
la vegetazione che lentamente sta scomparendo divorata dalle maree...
Il vento di ponente lentamente si
placa, è il momento di andare!
Ma si andiamo, fanculo se la mia meta è
stata decisa, fanculo se ci sono limiti, fanculo se non potrò
arrivare dove voglio, ma io sto volando perdindirindina e questo è
quello che conta! Mi sparo Martinsicuro - Alba Adriatica tutto d'un
fiato, con una sola deviazione a casa per salutare Marty. Ad Alba
Adriatica incontro Andrea, per un po' facciamo strada insieme ma
quando poco prima di giulianova gli faccio cenno che proseguirò ecco
che lui vira deciso verso nord. Lo sapevo, sapevo che non mi avrebbe
seguito e non mi ero fatto illusioni! Lo saluto con po' di rimpianto
(per lui) prendo quota e supero il porto di giulianova.
Inizia
l'avventura, da qui in avanti non ho mai volato e tutto ha un sapore
diverso, nuovo, unico, tutto da scoprire. Una villa sul mare, una
bellissima pineta, una lunghissima e desolata spiaggia con alcuni
antichi casolari... Ma quanto è bello viaggiare? Roseto degli
Abruzzi è li, a pochi km da me, troppo pochi accidenti, oggi non
vorrei proprio fermarmi!
il porto di giulianova |
La gente mi saluta con alzate di mano e
sorrisi, ricambio entusiasta dell'accoglienza ricevuta: che
spettacolo! Per un attimo mi viene il dubbio di non essere arrivato a
Roseto, ma quando vedo un molo a forma di cucchiaio protendersi verso
il mare, capisco di aver raggiunto il confine.
Avanzo ancora pochi metri, fino a lambire il fiume Vomano poi inverto la rotta. Si, la tentazione di proseguire verso sud c'è stata, lo ammetto, senza ipocrisie, come sempre: ho pensato più volte di proseguire, magari basso basso per non essere intercettato dal radar, era una giornata cosi bella per fare dietrofront.
il molo di Roseto degli Abruzzi |
Avanzo ancora pochi metri, fino a lambire il fiume Vomano poi inverto la rotta. Si, la tentazione di proseguire verso sud c'è stata, lo ammetto, senza ipocrisie, come sempre: ho pensato più volte di proseguire, magari basso basso per non essere intercettato dal radar, era una giornata cosi bella per fare dietrofront.
Sky's borders ovvero il porto turistico di Roseto degli Abruzzi |
Torno verso casa, un po rassegnato ma
entusiasta per quanto fatto, torno verso casa ma i pensieri sono
altrove, sono già in qualche altro posto:”Ancona? No troppo
lontano. Civitanova allora? No troppo banale... sarebbe da andare
verso l'interno ma se si balla poi sono cavoli amari... vediamo,
intanto godiamoci questa bellissima “tappa di trasferimento”
verso casa.
Ore 13,45 di nuovo a terra, metto
miscela al PRM.
5 litri, troppo pochi per me, tocca
andare a far benzina.
Ore 14,10 saluto gabriele, mangio
una barretta e mi fiondo di nuovo in aria. Non ho una meta ben
precisa, arrivo al porto e aspetto (in aria) il mio amico.
Sorvoliamo di nuovo la spiaggia fino al porto, invertiamo la rotta e poi via verso sud... “No, a
Martinsicuro non ci torno, piuttosto fammi vedere che aria tira verso
l'interno, e poi Peppe... dov'è? Aveva detto che sarebbe venuto...
vuoi vedere che è decollato da Monteprandone? Fammi andare a
controllare...”. Risalgo il Tronto, sopra le nebbie scorgo
Monteprandone e poco sopra una strana “macchia nera”:“Beccato,
mo gli faccio una sorpresa!” (Peppe, ndr).
La mia vela punta decisa verso
Monteprandone, il mio motore urla tutta la sua forza, i miei occhi...
non ve lo dico! Passo sopra il centro commerciale zeppo di persone
“poveracci!” mi viene da pensare istintivamente mentre timoroso
avanzo verso le colline. Dai dai che si va, si si si va!
Peppe vola solitario sulle sue colline
mentre dalla nebbia per magia appaio io, come un miraggio, come un
ufo. Immagino la sua faccia, sorridente, meravigliata e contenta nel
vedermi comparire all'orizzonte. hihihi, quante risate mi son fatto!
Peppe |
le variopinte colline Marchigiane |
non è una buona giornata per far foto, ma per volare si: è un'ora che sono in aria e la vela non si è mai mossa. Raggiungo Monsanpolo (lo scopro in volo) faccio un paio di virate, e vedo che Peppe se ne torna a casa, ma io no, no non oggi, io continuo ad avanzare verso ovest.
Monsanpolo |
Castorano |
Punto verso est ma mi accorgo che c'è qualcosa che non va: sono controvento! Avanzo poco, troppo poco per sperare di tornare al mare in volo. Vabbè, me ne vado a Monteprandone da Peppe ma mi accorgo di avanzare poco anche in quella direzione. Mi chiama Marty: “è tutto ok, però se mi vieni a prendere verso boh... Stella di Monsanpolo o giù di li, poi ti dico!”
Viro verso ovest per guadagnare
velocità e poi verso sud. Vedo la salaria sotto di me e tiro un
sospiro di sollievo. Ormai sta facendo notte, le auto hanno i fari
accesi: cerco di trovare un prato dove atterrare e soprattutto di
capire dove mi trovo. “Ok, sono a ovest di Stella di Monsanpolo,
bene. Ora troviamo un prato, con un occhio ai cavi dell'alta
tensione”.
Però... “è presto” cosi provo ad avvicinarmi all'abitato e alla superstrada. proseguo il mio volo.... la vista del kartodromo è una tentazione troppo forte per rinunciarvi: “Un passaggio ce lo vuole, tanto c'è un bellissimo prato lì vicino, ma, aspetta, c'è anche un'antica chiesa, fammela vedere da vicino”. Svolazzo per alcuni minuti vicino alla superstrada, poi finalmente atterro su un bellissimo prato vicino ad una casa evitando il solito filo del telefono messo sulla traiettoria di atterraggio.
un bel campo ad ovest di Stella di Monsanpolo |
Però... “è presto” cosi provo ad avvicinarmi all'abitato e alla superstrada. proseguo il mio volo.... la vista del kartodromo è una tentazione troppo forte per rinunciarvi: “Un passaggio ce lo vuole, tanto c'è un bellissimo prato lì vicino, ma, aspetta, c'è anche un'antica chiesa, fammela vedere da vicino”. Svolazzo per alcuni minuti vicino alla superstrada, poi finalmente atterro su un bellissimo prato vicino ad una casa evitando il solito filo del telefono messo sulla traiettoria di atterraggio.
Atterro e tiro giù uno dei miei urli
di gioia. Arriva un contadino, mi chiede se è tutto ok e mi fa i
complimenti. Lo ringrazio caldamente, mentre in pochi secondi arriva
Marty. Mentre piego una vela ormai bagnata, arrivano due telefonate:
sono Peppe e gabriele, vogliono sapere se è tutto a posto.
“Si tutto ok, anzi di più! Grazie, il vostro interessamento è la
giusta conclusione di una bellissima giornata di volo...”
Ciao
Ciao
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